Al tavolo di confronto del 19 settembre, dopo che i partecipanti si sono presentati, sono emersi i temi:
*trovare degli spazi dove potersi proporre e proporre la propria arte in zona e farla circuitare→ APPELLO alle realtà appenniniche che possano sostenere e ospitare delle residenze oppure far circuitare degli spettacoli: mappiamoci!
*creare una rete di spettacoli itineranti dove ogni artista coinvolto abbia una sua parte
*tentare di poter prendere uno spazio insieme, un laboratorio, un atelier comune, per produrre e mostrare il proprio lavoro.
*come rendere sostenibile la propria arte nel territorio montano, anche attraverso scenari che siano più vicini a un meccanismo di economia circolare, offerta libera e consapevole
l’importanza o meno di appoggiarsi a una no profit o ha una forma di associazionismo per poter lavorare perché permette di agganciarsi a dei circuiti istituzionali e a dei finanziamenti che sennò non sarebbero abbordabili, chi già possiede un’associazione, con le relative difficoltà proprie di questa forma giuridica
*un evento organizzato ed aperto al pubblico su una certa tematica (es giornate sulla voce)
*tavolo di lavoro interno tra gli operatori in modo da poter scambiare conoscenze e competenze
*un dibattito sull’importanza di creare eventi che non coinvolgono solo persone appartenenti ai nostri circuiti ma che si riesca a raggiungere il più possibile anche la popolazione autoctona, le persone nate e cresciute sul territorio appenninico