APPUNTI DA “COMUNITA’ CHE SI INCONTRANO”
Una giornata dedicata al valore della mutualità

(grazie a Mariangela per il resoconto)

Domenica 16 febbraio 2025 ci siamo trovati presso l’Ostello La Vignola a Cereglio (Bologna), in una giornata di incontro tra la base sociale Mag6, la rete di Associazione Campi Aperti (di seguito CA) e le persone che animano Rete Appenninica (di seguito RA).

Erano presenti oltre 50 persone, grazie anche alla diffusione del volantino tra le varie realtà dell’Appennino Bolognese: chi per entrare in rete con le varie realtà, chi per conoscere Mag6, chi per curiosità.

Dopo un giro di presentazione delle persone che si trovavano nel “cerchio” all’inizio dell’incontro e dopo aver presentato gli accordi di base e l’agenda della giornata, Enrico ha preso la parola per parlare di Mag6 e su come essa interpreta e porta avanti la mutualità e le pratiche di economia di comunità.

Enrico ed Elena hanno poi presentato la tabella che raffigura la “Teoria del Cambiamento” che spiega l’impatto generato dal percorso tra Mag6 e CA e la “Linea temporale” che spiega il percorso tra Mag6 e CA e la costruzione del Patto di Mutuo Aiuto a partire dal 2018 fino ad oggi.

Attraverso la “Teoria del Cambiamento” elaborata nei mesi scorsi è stato messo in evidenza il processo partecipativo attraverso il quale Mag6 e CA hanno pianificato ed messo in pratica il Patto di Mutuo Aiuto, partendo in particolare dai bisogni e dagli obiettivi di entrambe le realtà: sono state evidenziate le precondizioni (cosa deve succedere prima), gli input (cosa mettiamo?), le attività (cosa facciamo?), gli output (quali risultati generiamo?), gli outcome (che cambiamento generiamo nel gruppo target?) ed infine l’impatto (che cambiamento di sistema generiamo?).

Dopo questa articolata presentazione i tanti presenti si sono divisi in tre gruppi per procedere con il “World Cafè”, un metodo efficace per dare vita a conversazioni informali vivaci, dividendo la discussione su tre aree tematiche affrontate durante il percorso Mag6 – CA:

Formazione e accompagnamenti tenuto da Elena di CA (con Mariangela) sull’esperienza formativa proposta da Mag6 a CA aperta a tutte le persone socie e alle realtà produttive.

Le tematiche affrontate nel lungo percorso sono state: approfondimento del metodo del consenso e un accompagnamento di 4 mesi sull’analisi organizzativa di CA. Questo ha portato alla creazione delle descrizioni dei ruoli e ha fornito le basi per la creazione dell’organigramma (realizzato in autonomia), insieme alla redazione di una procedura per il tesseramento. Elena, oltre ad avere apprezzato il grande lavoro fatto che ha portato molti cambiamenti, tra cui l’aumento di consapevolezza/visone organica nella rete di CA, evidenzia il fatto che, grazie al percorso, si è avvicinata a Mag6, ed è entrata a far parte del Gruppo di Consulenza e Formazione.

Tutoraggio senza prestito tenuto da Germana di Fermenti Sociali (con Cinzia): in pratica l’obiettivo era di dare la possibilità alle realtà produttive di Campi Aperti, attraverso incontri aperti a tutt@ le/i soci@, di acquisire nuovi strumenti di gestione imprenditoriale (dall’alfabetizzazione contabile alla creazione di bilanci preventivi).

Questo ha portato effettivamente ad un aumento delle competenze per i partecipanti dei tutoraggi senza prestiti nella “gestione di impresa” e ad una assunzione delle responsabilità gestionali rispetto alla gestione economica utilizzando gli strumenti proposti da Mag6. Germana sottolinea che hanno “vissuto” un cambiamento del modo di vedere la responsabilità della gestione economica, non più come un peso di cui liberarsi e da delegare a qualcun altro di esterno ma come uno strumento per sperimentare una reale autogestione uscendo da rapporti di dipendenza rispetto agli “esperti di turno”.

Prestito tenuto da Luigi dell’Azienda Agricola Dimondi (con Enrico): il prestito è stato fatto nel 2023 per un importo di 20.000€ e ha visto la presenza di 22 persone che hanno preso l’impegno come garanti solidali e indivisibili.

Il percorso con Campi Aperti ha portato a 4 prestiti all’interno della rete (Az. Agricola Dimondi, Az. Agricola Frecciabianca, Az. Agricola Arcadia e Società agricola semplice Fattoria Masi) e un totale complessivo di 45 persone (24 produttori e 21 co-produttori) coinvolte nelle reti dei garanti, a supporto dei prestiti attivati. Le realtà di CA hanno iniziato a farsi da garanti a vicenda (anche non conoscendosi), che significa un reale rafforzamento fiducia all’interno della rete di CA.

Ogni partecipante ha partecipato a due tavoli dei tre presenti oppure è rimasto nello stesso tavolo per approfondire; le domande e l’interesse sono state molto alte.

Dopo questo lavoro la plenaria si è riunita e, con la facilitazione di Elena e il supporto grafico di Sara, si è proceduto a confrontarsi partendo da questa domanda:

Cosa possiamo sviluppare come reti per nutrire questo territorio in termine di economia di comunità?

 

Questi gli interventi:

Possiamo lavorare insieme per far sì che chi vive qui abbia accesso al cibo che viene prodotto qui. RA è un embrione e si potrebbe lavorare insieme a CA per questo; con la Mag si potrebbe invece lavorare sulla sostenibilità economica.

Conoscere chi sono gli “attori”, i punti di forza e le criticità (sui prodotti, sulle competenze, …), gli obiettivi per poi arrivare ad acquisire ciò che manca.

In Appennino abbiamo bisogno di prodotti “freschi” ma anche “secchi”, stiamo come RA coinvolgendo i GAS che si sono un po’ indeboliti per creare botteghe di comunità/di prossimità autogestite. Oltre all’apporto di CA sarebbe importante creare delle CSA (comunità a supporto dell’agricoltura) per l’autoproduzione del cibo. 

Abbiamo esigenza di lavorare in piccoli gruppi, è difficile unire il territorio così ampio. Dovremmo anche rispondere in modo puntuale e collettivo anche sulle competenze: sostenerci perché affrontiamo temi comuni e grazie al tutoraggio sono migliorare le connessioni dirette e scambi. 

Serve alfabetizzazione economica: il tema del denaro è un tabù! Bisogna liberare energie! Come costruire un sistema mutualistico: iniziamo a ragionarci. Un altro tema importante è la sicurezza alimentare.

Bisogna creare spazi comuni fisici dove scambiarsi saperi e fare attività insieme… con la Mag si possono creare progetti.

Dobbiamo lavorare su un’economia femminista, dove viene riconosciuto il ruolo sociale della donna, e in generale dobbiamo parlare di “economia di cura”. Parlare ci avvicina, dobbiamo uscire dall’economia patriarcale e fuori di qua si fa fatica a parlarne. 

Dovremmo creare una sostenibilità condivisa: se chiude un’attività la collettività se ne prende carico? Come si può chiedere aiuto agli altri?

Come comunicare/aggregare per uscire dalle “riserve” in cui siamo dentro? Come aumentare la partecipazione agli incontri pubblici che stiamo organizzando?

Dobbiamo confrontarci su come agire politicamente, e portare “fuori” questi temi, per esempio nelle sale comunali. Agiamo sui desideri.

Abbiamo bisogno di un luogo fisico. O più luoghi …per vederci più spesso!

Stiamo facendo una mappatura degli spazi fisici sotto-utilizzati e potenzialmente disponibili. 

Serve facilitazione! Dobbiamo sviluppare tecnologie sociale. Ma come mettere a sistema tutto? Non dobbiamo avere fretta di trovare la soluzione ma credo che ci siamo vicini. 

Dopo la raccolta di queste stimolanti idee e osservazioni, è arrivata l’ora dell’ottimo pranzo, curato dalla Rete Appenninica.

Alle 15 si è ripartito con la plenaria: Sara presenta l’Ostello che ci ospita, sono locali del comune di Cereglio ed è gestito da 4 volontari e, oltre all’obiettivo dell’ospitalità, vuole anche essere un punto di riferimento per il territorio per rivitalizzarlo.

Sempre Sara in qualità di animatrice del progetto, presenta la Rete Appenninica, con cui Mag6 ha creato le basi per la creazione di un patto di mutuo aiuto, con l’avvio di una formazione di alfabetizzazione economica e creazione del bilancio preventivo, per le realtà partecipanti. Questa formazione parte dal supporto dato a Ca’Inua, progetto finanziato da Mag6 e dentro la RA, all’interno dei servizi di assistenza e monitoraggi che Mag6 offre durante la durata di un prestito.

La Rete Appenninica è composta da persone che ruotano attorno alla Bisaboga, si sta strutturando e ha creato gruppi di interesse tematici, è un soggetto informale, una rete di relazioni. È stato creato un sito https://reteappenninica.it/ che ha lo scopo di far conoscere i vari eventi nella valle e i contatti da consultare per farsi ispirare per nuove progettualità, e per creare solidarietà, mutuo appoggio, aggregazione.

A seguire, dopo una breve introduzione di Enrico, si sono presentati tre progetti finanziati da Mag6: Azienda Agricola Dimondi, Fattoria Masi società agricola e Azienda Agricola Ca’Inua.

I materiali di presentazione sono inseriti nelle rispettive pagine del nostro sito web:

AZIENDA AGRICOLA DIMONDI: www.mag6.it/azienda-agricola-dimondi/

FATTORIA MASI SOCIETA’ AGRICOLA: www.mag6.it/fattoria-masi/

AZIENDA AGRICOLA CA’INUA: www.mag6.it/cainua/

 

Le persone presenti sono molto interessate e vengono fatte diverse domande e la riflessione cade sul “tempo”:
le attività richiedono molte energie e tempo, come fare comunque a creare rete?

Dopo un bel confronto la giornata si conclude, con l’augurio e l’intenzione di ritornare presto ad incontrarsi.

Grazie,
Mariangela