Ben Ritrovati e Benritrovate, a chi ha partecipato all’evento  del 19 settembre in Bisaboga, chi non è riuscito ma avrebbe voluto, a chi la voce non è riuscita ad arrivare. Chiunque tu sia, se leggi questo report ti interessa il progetto della Rete Appenninica! Domenica 19 settembre, c’è stato il primo evento, a cui vogliamo farne seguire altri! Se ti interessa partecipare al progetto scrivici a [email protected].

Abbiamo iniziato la giornata con una merenda di benvenuto e con un sole appena spuntato dopo una bella mattina di pioggia. Verso le 15 abbiamo poi proseguito con un po’ di presentazioni…eravamo tanti e tante quindi in piccoli gruppi, scambiandoci i posti dopo una decina di minuti, abbiamo condiviso con i nostri vicini perché eravamo all’evento, cosa facciamo e dove abitiamo. Dopo questo brulicare ai tavoli, chi ha voluto ha inserito la sua attività e presenza su una mappa gigante dell’Appennino bolognese e ha iniziato a compilare una grande bacheca di annunci per promuovere eventi, cerco/ offro e altre iniziative.


Alle 16.30 sono iniziati i tavoli di confronto, tante le proposte raccolte durante l’estate e anche arrivate sul  momento. I temi sono stati: educazione in appennino, fare agricoltura in Appennino, essere genitori, arte e teatro di comunità, scambio e condivisione, salute e benessere,  comunità abitanti e recupero di borghi, laboratori nomadi di sviluppo del capitale umano e il tavolo autosufficienza- resistenza- comunicazione.

Di seguito qualche riga riassuntiva di restituzione dai tavoli che hanno reso disponibili i loro appunti, ciascuno dei quali era attivato da una persona che proponeva un’idea/ discussione/progetto e a cui partecipava chi voleva. Nella sessione discussioni del sito della rete potete trovare i report, che verranno aggiornati da chi lo vorrà (bisogna iscriversi al sito per farlo) quando e se i tavoli procederanno con le discussioni avviate.


Tavolo Educazione

I presenti sono principalmente educatori/trici, insegnanti, genitori e studenti. 

Attraverso le presentazioni e la condivisione del proprio pensiero sull’educazione emergono dei temi principali, che sono stati le visioni degli insegnanti e quelle dei genitori. In particolare le domande emerse sono state: come possiamo fare in modo che questi progetti non siano per pochi? Come possiamo arrivare all’inclusione anche delle fasce più deboli come i migranti ad esempio? Come possono essere accessibili e  sostenibili economicamente per tutti? Come posso queste realtà uscire dall’isolamento e interagire con la società?

Da questo primo momento di incontro emerge la volontà di incontrarsi al più presto per:

  • poter fare rete fra tutte le realtà esistenti e nascenti e le persone presenti
  • per poter sviluppare e sviscerare i punti critici 
  • per poter trovare delle soluzioni concrete sia dal punto di vista della condivisione di esperienze e testi, sia dal punto di vista della sostenibilità
  • per creare una ponte fra le diverse fasce di età fino all’adolescenza.
  • Perché ogni comunità dovrebbe avere la possibilità di sostenere i progetti educativi affini alle proprie esigenze.

Tavolo Arte e Teatro di Comunità

(per info scrivi a [email protected])

Dopo essersi presentati i partecipanti, al tavolo sono emersi i temi:

  • trovare degli spazi dove potersi proporre e proporre la propria arte in zona  e farla circuitare→ APPELLO alle  realtà appenniniche che possano sostenere e ospitare delle residenze oppure far circuitare degli spettacoli: mappiamoci!
  • creare una rete di spettacoli itineranti  dove ogni artista coinvolto  abbia una sua parte
  • tentare di poter prendere uno spazio insieme, un laboratorio, un atelier comune, per produrre e mostrare il proprio lavoro. 
  • come rendere sostenibile la propria arte nel territorio montano, anche attraverso scenari che siano più vicini a un meccanismo di economia circolare, offerta libera e consapevole
  • l’importanza o meno di appoggiarsi a una no profit o ha una forma di associazionismo per poter lavorare perché permette di agganciarsi a dei circuiti istituzionali e a dei finanziamenti che sennò non sarebbero abbordabili, chi già possiede un’associazione, con le relative difficoltà proprie di questa forma giuridica
  •  un evento organizzato ed aperto al pubblico su una certa tematica (es giornate sulla voce) 
  • tavolo di lavoro interno tra gli operatori in modo da poter scambiare conoscenze e competenze
  • un dibattito sull’importanza di creare eventi che non coinvolgono solo persone appartenenti ai nostri circuiti ma che si riesca a raggiungere il più possibile  anche la popolazione autoctona, le persone nate e cresciute sul territorio appenninico

Tavolo Salute e benessere

La nostra idea e proposta per la Rete si articola sostanzialmente in questi punti, che verranno approfonditi tramite altri incontri organizzati via chat dedicata. Chi volesse unirsi a questo gruppo di lavoro si può mettere in contatto con Elisa ([email protected])..

  • Offrire strumenti e conoscenze per permettere ad ognun* di avere un rapporto consapevole con il proprio sistema corpo-mente; di attuare una vera prevenzione efficace (completamente altro rispetto all’accezione sanitaria di questa parola, basata esclusivamente su screening che hanno la funzione di “stanare” la malattia già in essere); di imparare a prendersi cura di sé in quanto persone sane e a leggere la malattia, quando si presenta, come l’opportunità di correggere ciò che di “sbagliato” c’è nella propria vita. 
  • Mettere a disposizione di ogni persona le competenze presenti all’interno del gruppo, tanto nell’ottica di migliorare il proprio stato di benessere, quanto nell’aiutare e sostenere chi già si trova ad affrontare problemi. Nel gruppo ci sono persone che hanno una formazione nella medicina “ufficiale” e altre che hanno una formazione olistica in ambiti diversi. L’intento è quello di lavorare in sinergia, anche su casi singoli, così da ampliare la capacità di risposta ai diversi bisogni. Tra noi ci sono anche persone interessate ai temi della salute pur non svolgendo una propria attività attinente. 
  • Tra gli argomenti che vogliamo approfondire ci siamo posti il problema dell’accesso ai servizi che il gruppo può offrire, tenendo conto che la maggior parte degli operatori sono professionisti che vivono di questo lavoro, ma che tuttavia si ritiene che dare un prezzo alle prestazioni costituirebbe un ostacolo agli intenti stessi di questo gruppo che vuole mettersi a disposizione dei bisogni della comunità. 
  • Abbiamo discusso la possibilità di dotarci di luoghi fisici da usare tanto per i nostri incontri progettuali quanto per le iniziative e i servizi che saranno implementati, individuandone diversi in punti diversi dell’Appennino.

Tavolo agricoltura in Appennino

Dalla discussione avvenuta il 19 settembre in Bisaboga sono emersi questi punti, che vogliono essere portati avanti da alcuni dei e delle partecipanti al tavolo di confronto: per unirsi al tavolo scrivi a [email protected].

  • il prezzo giusto è una nozione importante, che richiede all’agricoltore e al consumatore di capire la realtà dell’altra parte. In generale, questo richiede un grande lavoro di comunicazione da parte dell’agricoltore per far capire la realtà agricola, dalla quale il consumatore è molto spesso lontano.
  •  Difficoltà per l’agricoltore nella parte commercial (vendere i suoi prodotti):

da qui la proposta di avere un banco condiviso tra produttori piccoli durante un mercato contadino, organizzando dei turni ogni settimana e la proposta di recupero del non venduto, per evitare lo spreco di cibo attraverso l’idea di raggruppare gli eccessi di produzione di diversi produttori per aver un volume sufficiente per farlo trasformare da un terzista.

  • si è parlato anche dell’Emporio di comunità (esempio: Camilla a Bologna), concetto in quale i consumatori organizzano e gestiscono come volontari (e con alcuni dipendenti) un negozio di prodotti (soprattutto) alimentari 
  •  si è parlato anche di CSA (Comunità Supporta l’Agricoltore). In città esistono ma è difficile nelle zone rurali dove molti hanno già una piccola produzione alimentare familiare. Gli acquirenti sono inoltre già sensibili alle questione dell’acquisto locale (e bio). C’è poi la necessità di lasciare un po’ di flessibilità nella cassetta secondo alcuni acquirenti; le cassette ogni tanto sono troppo grandi idea, ecco perchè l’idea di proporre diverse dimensioni di cassette
  • si è parlato dell’importanza della comunicazione e della trasparenza da parte dell’agricoltore e della difficoltà per il produttore di vendere i suoi prodotti d’estate, quando molti italiani sono in vacanze e vanno via. Da qui l’idea di provare a vendere ai turisti, o di concentrarsi sull’autunno (quindi prendere del tempo d’estate per piantare i prodotti d’autunno, quando i clienti tornano)

Tavolo comunità abitanti e recupero borghi in Appennino

E’ stata presentata l’iniziativa del movimento Glocal Community, che sta recuperando il borgo di Chiapporato (Suviana) nell’ottica di creare una comunità per la pace, attraverso l’accesso alla casa, al cibo e al lavoro in ottica di integrazione. Questo vuole essere un format che si riproporrà in altri borghi abbandonati. In questo tavolo, è avvenuta una discussione molto aperta in cui si è parlato di potere, accesso alla casa e alla terra. In particolare si è trattato della relazione tra comunità e stato, dall’accaparramento delle terre, delle guerre per le materie prime e delle possibili soluzioni. 

Tavolo resistenza, autosufficienza, comunicazione

Il gruppo ha riflettuto sui significati di queste tre parole in questa epoca, per poi lavorarci insieme in differita e con un incontro già avvenuto. Quali problemi riscontriamo nell’ambito della comunicazione, della resistenza, della comunicazione?

Come ci si immagina l’autosufficienza energetica? E quella alimentare, economica, educativa? Come la si potrebbe mettere in pratica? Quali strumenti per comunicare bene tra il gruppo e all’esterno? Quali strumenti per facilitare la presa di decisioni? 

La riflessione continua!

Intanto, durante i tavoli, i bambini e le bambine che lo desideravano hanno partecipato ad un laboratorio di teatro circo con Valentina e al truccabimbi con Alice.

Alla fine del momento in cui eravamo divisi per tavolo, c’è stata una breve restituzione comune delle proposte/ idee emerse dai tavoli. Poi, dopo una breve presentazione del sito della rete appenninica, abbiamo dato il via alle danze…piatti tipici locali con prodotti e bevande locali e bio e…il Sunny Side Duo con in concerto con la violinista Elena Mirandola!!!!

Aspettiamo di vedere come si evolvono iniziative, tavoli di discussione e idee emerse e scambiate in questa lunga giornata di fermento!